Tetsuro Saito, conosciuto ormai come il “padre dello shiatsu in Canada”, è uno dei pochi maestri che hanno dedicato l’intera vita allo studio dell’energetica del corpo umano.
Nel libro “Shin So Shiatsu” Saito ci presenta i risultati della sua trentennale ricerca che, oltre ad avere il merito di collegare le sue nuove scoperte alle geniali intuizioni di Masunaga e alle più antiche e nascoste conoscenze della Medicina Tradizionale Cinese, fornisce la più vasta ed esauriente visione sulla matrice energetica dei meridiani che sia stata pubblicata finora.
Saito ha contribuito alla sviluppo dello shiatsu soprattutto su due importanti fronti: ha fatto chiarezza sulla comprensione dei meridiani Masunaga e ha studiato i sistemi energetici più profondi dei meridiani Straordinari, Divergenti, Oceano e Cosmici, illustrandone la struttura e le reciproche relazioni, oltre a svilupparne i vari protocolli di trattamento.
Nel novembre 2008, presso il Centro Congressi Panorama di Sardagna di Trento, in occasione della presentazione della versione italiana del libro “Shin So Shiatsu – Ristabilire l’equilibrio nei sistemi energetici più profondi”, Go Book Editore, 2008, Rosario Romano e Antonio Basile hanno intervistato Tetsuro Saito:
Dalla Sua opera è evidente che tutto il lavoro di ricerca comincia dall’eredità di Masunaga e dalla estensione dei meridiani. Come ha sviluppato questo lavoro e come ha portato avanti questa grossa opera di ricerca?
Uno dei motivi che mi hanno spinto a intraprendere questo lavoro è stato che molta parte del lavoro pionieristico del maestro Masunaga non mi risultava chiaro, ad esempio non riuscivo a spiegarmi il perché la sua mappa dei meridiani era così differente dalle carte della MTC. Inoltre mi trovavo molto spesso a dover sostenere i dubbi dei miei studenti che mi ponevano gli stessi interrogativi che mi ero già posto io e a cui non sapevo dare delle spiegazioni. Avevo bisogno di capire e spiegarmi per poter poi spiegare ai miei studenti. Da qui è nata la necessità di indagare senza soste sulle questioni lasciate aperte dal Maestro Masunaga. Mi interessava estendere la ricerca sui sistemi più profondi. La ricerca del maestro Masunaga, si ferma al sistema dei meridiani regolari, ma Masunaga era molto interessato anche ai sistemi più profondi e conosceva molte più cose di quanto ha lasciato scritto nei suoi libri. Se Masunaga avesse vissuto più a lungo avrebbe sicuramente portato avanti lui questa ricerca, purtroppo egli è morto a soli 56 anni e non ha lasciato né le spiegazioni del suo sistema né le testimonianze delle sue ricerche sui sistemi più profondi. La mia ricerca conferma e spiega le intuizioni del maestro Masunaga e permette di trattare i sistemi più profondi.
In questo suo lavoro di ricerca è rimasto in contatto con il gruppo degli allievi diretti dei maestri Masunaga e Namikoshi?
No, veramente no, non siamo rimasti in contatto. Io ho fondato il gruppo shiatsu research intl, a Toronto e all’interno di questo gruppo solo poche persone hanno fatto ricerca vera, perchè ricercare in questo campo e molto difficile, però ogni tanto ci incontravamo e grazie a questi incontri e al confronto con questi studenti ho trovato delle risposte che da solo non sarei riuscito a trovare.
Quali sono stati gli strumenti che Le sono stati di aiuto per poter indagare questo sistema energetico profondo?
Gli strumenti principali che mi hanno permesso di studiare ed approfondire il sistema dei meridiani profondi sono stati la conoscenza e lo studio dei testi della Medicina Tradizionale Cinese e l’utilizzo del “finger test” del dr.Tadashi Irie, senza il quale non avrei mai potuto sviluppare la mia ricerca. In Giappone ci sono stati molti ricercatori che hanno studiato i sistemi più profondi ed hanno documentato i loro risultati che sono stati molto utili anche nella mia ricerca. Ad esempio oggi posso affermare che i meridiani regolari hanno tre percorsi corrispondenti ai vari gradi di squilibrio è ciò è stato confermato anche dagli studi pubblicati dei dr. Rokuro Fujita e Tsutomo Kishi (An introduction to meridianology – So Gensha, Osaka 1980). Queste ed altre informazioni mi hanno a capire e a confermare che le mie ricerche si muovevano nella giusta direzione.
Oltre al finger test ha sperimentato altri sistemi che poi ha abbandonato?
I test vibrazionali di valutazione energetica richiedono molto tempo (anche 10-15 anni) per l’apprendimento e per essere usati con accuratezza; in un primo momento avevo sperimentato l’”O-RING” test usato nella kinesiologia, poi una volta provato il “Finger test” ed avuta la sensazione che poteva funzionare ho seguito questa strada con determinazione. Probabilmente se avessi impiegato più tempo a sperimentare altri sistemi non sarei riuscito a portare a termine la mia ricerca.
Oggi sono molte le modalità con cui si pratica lo shiatsu. Nel sistema Shinso Shiatsu è evidente l’approccio energetico al trattamento.
Si è vero sono molte le modalità di praticare lo shiatsu, ci sono approcci più meccanici, ma il mio lavoro è principalmente energetico in quanto ho sempre seguito la via tracciata dal M° Masunaga, e lo shiatsu del M° Masunaga si prefigge di regolare i flussi dei meridiani ed ha quindi una maggiore valenza dal punto di vista energetico rispetto al lavoro più spiccatamente fisico dello stile del M° Namikoshi che non tiene in considerazione la struttura dei meridiani. E personalmente mi ritrovo molto più nel lavoro così come impostato in questo stile.
In Italia da qualche anno si è sviluppato il filone delle discipline bio-naturali per permettere agli operatori di operare in un settore autonomo rispetto alla sanità. La situazione delle discipline in Canada invece quale è al momento rispetto a questa scissione in cui ci troviamo a dibattere tra benessere e salute?
La situazione in Canada è abbastanza complessa, qui non esiste un settore delle discipline naturali, ma si sta cercando di sviluppare un campo delle terapie alternative, e naturalmente le regole sono dettate dal sistema sanitario, e quindi per tutti gli operatori delle medicine alternative ci sono dei seri ostacoli, e si sta lottando per ottenere un riconoscimento legislativo che definisca un settore delle terapie alternative abbastanza ampio. La situazione però presenta molte diversità tra le varie discipline e tra i vari stati, per esempio in Ontario è possibile esercitare l’agopuntura senza essere medico.
Nella sua esperienza di insegnamento e di diffusione dello shiatsu in Canada e nel mondo come ha trovato il livello dei praticanti oggi, in generale e in particolare in Italia, e quali prospettive vede per lo shiatsu oggi?
Pur non avendo a disposizione i numeri necessari per poter dare una risposta esauriente mi sembra che il livello dei praticanti in Italia sia abbastanza buono rispetto ad altri paesi. Per quanto riguarda le prospettive, mentre trenta – quaranta anni fa il centro mondiale della pratica shiatsu era il Giappone, ora il centro mondiale si è spostato in Europa, e quello che si percepisce è che in generale c’è una flessione, alcune scuole chiudono ed altre fanno fatica. Questo io lo imputo al fatto che morto Masunaga nel 1981 la ricerca è rimasta praticamente ferma e in questi trent’anni non sono stati fatti passi avanti. Così la gente ha cominciato a rivolgersi altrove.
Durante la presentazione del libro Cheryl – la curatrice della versione inglese – con una immagine poetica ci ha illustrato il libro come una storia d’amore: come ha fatto l’uomo Saito ad innamorarsi dello shiatsu, come può un ingegnere arrivare ad una storia del genere?
Dopo la laurea in ingegneria elettronica ho lavorato per due anni con una grossa compagnia, ma avevo la netta sensazione di aver sbagliato professione. Nella mia famiglia di origine c’è una grossa vena artistica e la mia stessa natura è più artistica che scientifica. E poi proprio a causa della mia professione avevo sviluppato un problema agli occhi così era quasi necessario cambiare lavoro. Ho cominciato a pensare ad una alternativa e già ero affascinato dalla MTC e dal mondo delle terapie alternative. Così ho incontrato il M° Namikoshi e dopo aver parlato con lui mi sono iscritto alla Japan Shiatsu College. Già conoscevo gli effetti dello shiatsu perché mio padre si era sottoposto per problemi di diabete a varie terapie tra cui lo shiatsu e l’agopuntura, che erano già molto diffuse in Giappone.
Molte sono le ragioni per cui amo lo shiatsu, quando ho iniziato questa professione mi sono reso conto che non avrei più cambiato lavoro e quindi mi sono concentrato pienamente su questa attività. Una motivazione è stata sicuramente aver scoperto la complessità del corpo umano e del sistema energetico, il mondo dei meridiani è così affascinante che sono stato catturato da questa ricerca.
Idealmente questo suo libro, questa sua opera a chi e dedicata?
Principalmente ai miei maestri ed in particolare il M° Masunaga, il Dr. Irie e il Dr. Yoshimoto, poi a tutti i miei colleghi e a tutti i praticanti shiatsu e delle discipline energetiche.
Per informazioni più dettagliate sul sistema Shin So Shiatsu, sul libro e su come acquistarlo, telefonare al n. 340 6788783 o consultare il sito web: www.shinso-shiatsu.com
Pietro Roat è il responsabile per l’Italia del metodo Shin So Shiatsu
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